GIANNELLI. MODELLARE LA CRETA
Sin da molto giovane, in parallelo con la sua passione per il disegno, il celebre vignettista Emilio Giannelli, si è dedicato alla creazione di statuine di terracotta rappresentanti personaggi politici o del mondo dello spettacolo e tratti dalla vita quotidiana .
La passione per modellare la creta sembra in realtà essere precedente all’abbozzo grafico che forse potrebbe esserne la conseguenza. Le due procedure sono però all’antitesi: la concentrazione nel modellare il materiale e attenderne la cottura è opposto alla fretta descrittiva dell’immagine satirica che racconta velocemente ciò che la penna deve lentamente descrivere. Giannelli comunque è attratto dagli stessi personaggi di genere che popolano i disegni le caricature e le vignette, personaggi che esprimono delle caratteristiche fisiche riconoscibili, che appaiono vive e vibranti nel loro essere, nella propria storia personale. Le figure sono abbozzate ma meditate a lungo perché tratte dal proprio vissuto; persone magari viste per pochi attimi e fotografate mentalmente per poi essere riprese e riproposte per raccontare altro. Ed il prete di campagna con lo sguardo addormentato e gli occhi abbassati, il prete seduto con il saio che scopre le gambe e i piedi a mollo, il Cardinale sonnacchioso. Personaggi reali che l’autore sembra avere osservato da un’angolazione privilegiata, distante dalla frenesia del mondo che gli gira intorno.
Le terrecotte monocromatiche sono state realizzate in un lungo periodo di tempo in paralleo all’attività grafica di Giannelli che ha iniziato appena dodicenne a formare delle immaginette di creta per poi portarle a cuocere in uno dei forni che allora si trovavano in alcune parti della nostra città. Da qualche anno si è appassionato a questa pratica e ha iniziato ad esporre insieme ad altri maestri della ceramica alcune delle sue composizioni partecipando ad alcune mostre come quella Figurine di Coccio C’era Mica Giannelli a cura dell’Arte dei Vasai della Nobile Contrada del Nicchio.
Biografia di Emilio Giannelli
Nato a Siena il 25 febbraio 1936. Avvocato, ha diretto l’Ufficio legale del Monte dei paschi e poi la Fondazione.
Parallelamente all’attività professionale Giannelli ha coltivato e sviluppato la sua passione per il disegno sin da giovane collaborando con i giornali locali, fogli e pubblicazioni goliardiche. Agli inizi degli anni ’60, alcune sue vignette sono comparse sul popolare settimanale umoristico “Il travaso delle idee”: L’approdo sulla grande stampa nazionale è avvenuto nel 1980 su “Satyricon”, l’inserto de “La Repubblica” curato da Forattini, Bucchi e Bevilacqua e, due anni dopo sulla pagina dei commenti dello stesso quotidiano romano. Dal 1991 disegna sulla prima pagina del Corriere della Sera di cui è l’autore di punta. Artefice di 25 raccolte umoristiche ha collaborato anche con le riviste “Epoca”, “Espresso” e “Panorama”. Numerosi i riconoscimenti e i premi ottenuti in ambito giornalistico e di satira politica nel corso della sua lunga carriera. Mangia d’oro 1987 è ’ uno dei grandi maestri della satira internazionale. Dipingerà il drappellone per il palio del 2 luglio 2018.
La mostra, ad ingresso libero, resterà aperta 25 al 30 giugno 2018 con orario dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.30.